LE MOTO DI SERIE
Airone
di Carlo
Morino
Il Tipo Turismo del 1952
Le Principali Versioni:
Il primo modello dell'Airone
appare poco prima dell'inizio della Seconda Guerra mondiale, nel luglio
del 1939. Viene anche prodotta dal 1940
a titolo sperimentale una versione militare. Dopo la guerra vengono allestite
motociclette con piccole differenze rispetto alle versioni civili. Solo a
partire dal 1952 viene predisposta una versione con caratteristiche proprie. Nel 1939 e nei primi mesi del
1940 vengono realizzati un migliaio di esemplari. I precedenti in casa Guzzi sono:
Motore: ciclo a quattro tempi con valvole in testa. Superquadro (alesaggio maggiore della corsa, come da tradizione Guzzi) 70 x 64 (246 mm). Pistone fuso in lega d'alluminio, con cielo piano e quattro segmenti, tre di tenuta ed uno raschiaolio. Biella in acciaio forgiato, a testa scomponibile. Il cappello è fissato con due viti e dado. Dal 1948 pistone e testa sono in alluminio.
Accensione: nel 1939 a magnete Marelli tipo BL 1. Nel 1956 Magnete Marelli tipo MCR 4-E con anticipo automatico. Rotazione sinistra e comando a ingranaggi.
Valvole: sedi riportate (installazione per interferenza). Bilancieri a due bracci in acciaio forgiato, muniti di registro filettato per regolare l'apertura. Valvole inclinate. Ogni valvola è riportata in posizione da una coppia di molle a spillo.
Carburatore: Dell'Orto SBF 22 per il tipo Turismo ed SSF 25 A per il tipo Sport, per cui "si raccomanda l'uso di benzina con un numero di ottani (NO) non inferiore a 80.
Distribuzione: aste e bilancieri. Albero a camme comandato da una coppia di ingranaggi posta sul lato destro del basamento. Le camme agiscono su bilancieri a dito (dotati di un rullo) che spingono le aste alloggiate nel vano a destra del cilindro. Nel modello del '39 le. Con la versione del 1948, l'Airone è il primo modello della Guzzi a presentare la distribuzione completamente racchiusa ed in bagno d'olio.
Cambio: a quattro marce. Ingranaggi sempre in presa con innesti frontali:
Freni: a espansione in lega leggera.
Ruote: cerchi in alluminio sul tipo sport
Sella: il tipo sport ha la doppia sella
Serbatoio benzina: dai 10,5 litri del 1939 ai 13.5 di cui circa 2,5 di riserva del 1956. Fino al 52 il serbatoio è cromato con le
Lubrificazione: forzata pompa a ingranaggi di mandata, a palette di recupero
Serbatoio olio: ca. 2 litri
Sospensioni: a) forcella: all'inizio in lamiera stampata, poi, dal 1947, forcella telescopica idraulica, a steli rovesciati, progettata da Carlo Guzzi b) Nel 1939 ammortizatori a compasso, simili a quelli già in uso sulle forcelle dell'epoca, costituiti da quattro dischi di sugherite alternati ad altri in metallo, funzionanti secondo il principio della frizione. Poi dal 1947 ammortizzatori idraulici, ma nel 1948 si ritorna agli ammortizzatori a compasso.
Scarico: marmitta a coda di pesce, fino al '54. Poi terminale ogivale.
La versione Militaredal manuale V ediz. (1956) Accensione: Magneti Marelli tipo MCR 4-G con anticipo automatico e bottone di massa. Rapporti di trasmissione fra pignone e corona 3,46 : 1 (13-45). Peso del motociclo, senza carburante, olio ed accessori 150 kg circa Velocità massima:
I prezziDalle 6200 lire del 1939, salite a 370.000 nel 1949 si arriva, nel 1956 a 349.000 per il tipo Turismo e 364.000 per il tipo Sport.
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